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Cantare rilassati

31/07/2011
Cara Giulia, studio da qualche mese canto lirico con un' insegnante molto brava della vecchia scuola, la quale sostiene che ho una voce molto bella di soprano lirico. Ma ho un problema che ora comincia a preoccuparmi, appena arrivo al si naturale contraggo tutta la laringe (la gola) e nonostante l'insegnante ce la metta tutta per farmi capire come fare a rilassare, e' per me come un riflesso condizionato che non riesco ad evitare: appena arrivo al si stringo quasi come un crampo. Eppure, ci sono stati momenti in cui, con inaspettata naturelezza e fluidita', ho emesso il si naturale senza accorgermene come fosse una nota molto piu' bassa.. Proprio non capisco. Ieri per la prima volta la mia insegnante, che ha sempre detto" farai presto ad imparare perche' capisci subito" mi ha detto che ho un blocco. La voce non ha problemi, ha detto, ma negli acuti contraggo la gola e il corpo… quindi il blocco e' l'incapacita' a rilassare tutto negli acuti.. Non capisco, cosa posso fare per rilassarmi. Mi sento confusa, perche' a me pare che sia cosi' innaturale e impossibile rilassarsi negli acuti, perche' in me' e' un come un riflesso automatico… contrarre
Mi aiuti a capire. Vorrei qualche consiglio.
Stefania


Carissima Stefania,
quello che tu dici ti venga automatico, "contrarre" è "giusto" e naturale.
Ma ci sono due cose che voglio precisare.
Studi canto lirico da qualche mese: il si naturale è una nota impegnativa, che si conquista con il tempo. E' normale che tu non la sappia padroneggiare adesso! Quindi, anche ammesso che ti sia stato spiegato il modo corretto di scalare gli acuti, è comunque troppo presto per poter fare affermazioni così importanti, tipo blocchi, chiusure, contrazioni e così via. Magari devi solo dare il tempo alla voce di maturare. Nei primi anni di studio bisogna andarci piano con gli acuti!! Anche se hai facilità in questa zona, bisogna concentrare lo studio nella tessitura media della voce (semplici arie barocche che puntino sul legato, ad esempio) e vocalizzi dove sia possibile comprendere senza troppo faticare il giusto meccanismo di emissione del suono. In più, studiando (bene) nella zona centrale, prepari adeguatamente il terreno allo sviluppo della parte più acuta (e inesplorata) della voce. Per cui va benissimo fare dei vocalizzi dove puoi "toccare" gli acuti e saggiare la tua estensione, ma sinceramente rimanderei il discorso sul si naturale di un bel po'.

Cantare rilassati: che significa? Non si canta (quasi) mai rilassati! Come si fa a cantare un si naturale rilassati?
Anzi, tutto il contrario: per cantare un acuto è necessario molto lavoro!
La questione è piuttosto: dove bisogna lavorare, quali muscoli lavorano e quali invece, no.
Certamente non si lavora (volontariamente) nella laringe, cioè la laringe fa quello che deve, si alza, assottiglia e tende le corde e reagisce alla giusta pressione sottoglottica: non devi cercare qui il lavoro. Piuttosto è il corpo che lavora: e tanto! Proprio per dare la possibilità alla laringe di essere libera, devono intervenire altri muscoli che glielo consentano.
Sono quelle cose che nella terminologia classica si chiamano appoggio e sostegno. Se la tua insegnante ti chiede di rilassarti nell'acuto sarebbe il caso che ti spiegasse che devi rilassare la laringe, o meglio non percepire fatica nella laringe, e far lavorare invece alcuni grandi muscoli (addominali e dorsali) in un corretto rapporto di appoggio-sostegno che è assolutamente indispensabile.
Spero di esserti stata d'aiuto.
Un ultimo consiglio: cautela, cautela, cautela.
Riscrivimi se vuoi altri chiarimenti.
Un abbraccio, Giulia
 
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